Il concetto di
libertà nell’educazione del bambino non è qualcosa di semplice in quanto egli è
circondato fin dalla nascita da relazioni che lo condizionano e ne limitano le
sue attività.
L’unica soluzione
è la liberazione da questi legami che ne limitano le manifestazioni spontanee. “Non
si può essere liberi se non si è indipendenti”[1];
quindi per raggiungere questa indipendenza la libertà deve essere guidata fin
dalla prima infanzia in modo tale che essi siano in grado di “camminare da
soli” per giungere al soddisfacimento dei propri bisogni e desideri.
Libertà intesa non
come possibilità di lasciargli fare ciò che vuole in quanto un ambiente non
preparato adeguatamente dall’adulto, non ordinato, ma disorganizzato e caotico,
può portare nel bambino stati di insicurezza, confusione e sfiducia.
Un ambiente privo
di risposte che il bambino ha bisogno di cercare e trovare, non lo invita
all’attività e lo porterebbe a comportamenti inadeguati.
Osservare e
comprendere il bambino è fondamentale per creare un rapporto di fiducia
reciproca; lo scopo è quello di imparare osservando ciò che il bambino fa,
attendere e non correggerlo quando il nostro intervento non è necessario.
L’indipendenza offre al bambino infinite
opportunità di sperimentazione che gli permettono di crescere, conoscere,
sbagliare per poi correggersi da solo.
Uno dei capisaldi
del metodo Montessori infatti, è la possibilità del bambino di verificare da
solo se ha eseguito correttamente un esercizio o un lavoro. I materiali
didattici delle scuole montessoriane hanno un sistema di autocorrezione, che
permette al bambino di essere autonomo e protagonista del suo apprendimento.
L’autonomia e la
libertà rendono felici perché si ha la possibilità di capire dove si sbaglia
per poi riprovare senza essere aiutati.
Maria Montessori è
convinta del fatto che aiutare il bambino
a fare da solo significhi valorizzare le sue capacità, potenzialità,
attitudini di cui è dotato fin dalla nascita; caratteristiche che possono
essere riassunte in un unico e allo stesso tempo poliedrico concetto chiave del
pensiero montessoriano, quello di mente
assorbente.
È la
sua mente inconscia che man mano che il bambino cresce, “assorbe” il suo
ambiente; egli apprende tutto in maniera inconsapevole realizzandosi così come
persona