Uno stile di vita, un mondo fatto di
umanità, creatività, attenzione ed accoglienza, in cui chi insegna rispetta la
posizione del bambino abbassandosi al suo livello dal punto di vista fisico,
per poter abbracciare pienamente il suo sguardo creando con lui un legame
profondo di fiducia e impegno reciproco.
Uno stile di vita capace di aiutare
il bambino nel suo cammino di vita, un percorso flessibile capace di adattarsi
alle esigenze di ognuno, una scuola familiare dove ognuno desidererebbe stare,
con spazi aperti, in cui al centro vi è il bambino accompagnato dalla sua
voglia di scoprire.
uno stare insieme in cui si rispetta il singolo come essere unico e
irripetibile e l’insegnante sfrutta questa diversità per cogliere i diversi
spunti di ognuno come ricchezza per la classe.
Questo concetto implica da parte
dell’insegnante maggiori cure e un’osservazione più fine dei bisogni infantili,
in quanto ogni bambino ha attitudini e tempi differenti di imparare.
Educare è un’atre, un intervento
delicato e complesso che richiede competenza, coraggio, attenzione, sensibilità
e capacità di comprensione.
Ruolo basilare dell’educazione è
aiutare un individuo a crescere e sviluppare le sue potenzialità in modo libero
e sicuro.
Ciò significa far emergere la
personalità di ciascun bambino, rispettandone le caratteristiche e aiutandolo
giorno per giorno a entrare pienamente nella vita.
Una maestra capace di dare amore e fiducia
è indispensabile per raggiungere determinati scopi perché come diceva Maria
Montessori “nella nostra vita abbiamo
bisogno di una persona, almeno una, che colga la nostra essenza, che abbia
fiducia in noi, che veda la nostra bellezza interiore, che ci sostenga e ci
ascolti e si interessi a noi: questa presenza dà coraggio, permette di
affrontare le difficoltà della vita, di superare gli ostacoli, perché è una
presenza di vero amore”.
L’amore di un’insegnante cura,
guarisce, nutre, ed è il tesoro più grande e il dono più prezioso che possa
offrire ai suoi alunni.
Un sentimento immenso di affetto che
è nello stesso tempo libertà e possibilità di scoprire e di volare con le
proprie ali, perché un amore che soffoca, che limita e che tiene prigioniero
non fa crescere.
Soltanto
stando accanto al bambino e fornendogli i mezzi adeguati per crescere
armoniosamente in autonomia e benessere l’educatore potrà essere soddisfatto e
“felice del proprio lavoro” perché non ci può essere amore senza libertà: il
bambino come un fiore colmo d’amore nasce e cresce forte solo sul terreno della
libertà. ..dalla mia tesi di Laurea