lunedì 19 giugno 2017

Educare è un'arte..


Uno stile di vita, un mondo fatto di umanità, creatività, attenzione ed accoglienza, in cui chi insegna rispetta la posizione del bambino abbassandosi al suo livello dal punto di vista fisico, per poter abbracciare pienamente il suo sguardo creando con lui un legame profondo di fiducia e impegno reciproco.
Uno stile di vita capace di aiutare il bambino nel suo cammino di vita, un percorso flessibile capace di adattarsi alle esigenze di ognuno, una scuola familiare dove ognuno desidererebbe stare, con spazi aperti, in cui al centro vi è il bambino accompagnato dalla sua voglia di scoprire.
uno stare insieme in cui si rispetta il singolo come essere unico e irripetibile e l’insegnante sfrutta questa diversità per cogliere i diversi spunti di ognuno come ricchezza per la classe. 
Questo concetto implica da parte dell’insegnante maggiori cure e un’osservazione più fine dei bisogni infantili, in quanto ogni bambino ha attitudini e tempi differenti di imparare.
Educare è un’atre, un intervento delicato e complesso che richiede competenza, coraggio, attenzione, sensibilità e capacità di comprensione.
Ruolo basilare dell’educazione è aiutare un individuo a crescere e sviluppare le sue potenzialità in modo libero e sicuro.
Ciò significa far emergere la personalità di ciascun bambino, rispettandone le caratteristiche e aiutandolo giorno per giorno a entrare pienamente nella vita.
Una maestra capace di dare amore e fiducia è indispensabile per raggiungere determinati scopi perché come diceva Maria Montessori “nella nostra vita abbiamo bisogno di una persona, almeno una, che colga la nostra essenza, che abbia fiducia in noi, che veda la nostra bellezza interiore, che ci sostenga e ci ascolti e si interessi a noi: questa presenza dà coraggio, permette di affrontare le difficoltà della vita, di superare gli ostacoli, perché è una presenza di vero amore”.
L’amore di un’insegnante cura, guarisce, nutre, ed è il tesoro più grande e il dono più prezioso che possa offrire ai suoi alunni.
Un sentimento immenso di affetto che è nello stesso tempo libertà e possibilità di scoprire e di volare con le proprie ali, perché un amore che soffoca, che limita e che tiene prigioniero non fa crescere.
Soltanto stando accanto al bambino e fornendogli i mezzi adeguati per crescere armoniosamente in autonomia e benessere l’educatore potrà essere soddisfatto e “felice del proprio lavoro” perché non ci può essere amore senza libertà: il bambino come un fiore colmo d’amore nasce e cresce forte solo sul terreno della libertà. 
..dalla mia tesi di Laurea