giovedì 28 dicembre 2017

La prima digestione avviene in... BOCCA !

Materiale: 
pane masticato (amido + saliva)
pane e acqua (amido + H2O)
tintura di iodio (reagente).
Bicchierini
Tovaglioli di carta
Cucchiaio





Esecuzione esperimento:
un nostro compagno ha masticato un pezzo di pane miscelandolo con la saliva che contiene ptialina.
Il bolo è poi stato introdotto in un bicchierino. Contemporaneamente, un altro pezzo di pane è stato bagnato con dell’acqua.









In entrambi poi state aggiunte alcune gocce di tintura di iodio (reagente).

Osservazioni finali: dopo un po’ di tempo, abbiamo osservato che il pane mescolato all’acqua è diventato blu perché l’amido contenuto nel pane ha reagito con la tintura di iodio cambiando colore.




Nel pane masticato con la saliva, la ptialina ha demolito le molecole di amido scindendole in zuccheri e quindi il composto ha mantenuto la colorazione rossastra perché il reagente non ha riscontrato amido nel composto.




QUESTO ESPERIMENTO E' STATO SVOLTO DALLA CLASSE 5^ dopo aver affrontato e studiato l'apparato digerente. 
Ho messo gli alunni in coppia in modo tale che ognuno di loro potesse svolgere l'esperimento e osservare le reazioni in prima persona.  

lunedì 18 dicembre 2017

Natale è....

Natale è....
Natale per me è stare con la mia famiglia, fare l'albero e il presepe, stare davanti al caminetto con una tazza di te caldo, ascoltare le fusa della mia gatta avvolta tra le coperte, scartare i regali ma soprattutto farli, preparare tantissimi tortellini con la mia mamma, guardare le luci colorate nelle case, fare biscotti dal profumo di cannella.
Questo per me è sempre stato il mio Natale.
Magicamente è cambiato qualcosa in questo anno così movimentato.. il mio Natale cambia con me, con le mie esperienze e con il sorriso spontaneo dei miei alunni che mi accolgono ogni mattino.
Preparare gli addobbi per la classe con un sottofondo di musica, il regalino donato dai miei alunni, le ghirlande da appendere fuori dalle porte, l'albero di Natale addobbato con addobbi fatti a mano e la vincita di oggi per l'albero più originale delle classi Terze.
Guardo tutti i miei alunni negli occhi e vedo in loro la gioia di questo periodo, l'attesa del giorno speciale e quell'atmosfera che si crea solo quando si è bambini è tornata ad essere presente nel mio cuore.

Buon Natale

Maestra Valentina


giovedì 7 dicembre 2017

L'ARIA.. CLASSE 3^

L'aria ci circonda,ma non possiamo né vederla né afferrarla con le mani ; non ha colore ed è indispensabile per la vita degli esseri viventi.

Ma... L'ARIA HA UN PESO ??
Scopriamolo insieme con un esperimento !

-MATERIALI: attaccapanni con mollette, 2 palloncini, aria.
-PROCEDIMENTO: dopo aver gonfiato un palloncino, lo abbiamo attaccato all'attaccapanni e dall'altra parte abbiamo messo il palloncino sgonfio.
-OSSERVAZIONI: il palloncino gonfio pesa di più di quello sgonfio
-CONCLUSIONI: L'ARIA HA UN PESO






...L'ARIA OCCUPA UNO SPAZIO?

-MATERIALI: bottiglia, acqua fredda, phon, ciotola, palloncino
-PROCEDIMENTO: - FASE 1= dopo aver messo il palloncino sul collo della bottiglia, accendere il phon e puntarlo verso la bottiglia.
- OSSERVAZIONE 1: il palloncino si gonfia

-FASE 2= abbiamo immerso la bottiglia nella ciotola con l'acqua fredda.
-OSSERVAZIONE 2: il palloncino si è sgonfiato



-CONCLUSIONI: quando l'aria si scalda, si espande e gonfia il palloncino; quando si raffredda, l'aria si contrae, ha bisogno di meno spazio e il palloncino si sgonfia.

mercoledì 22 novembre 2017

LA CAPILLARITA' DELL'ACQUA

In classe terza stiamo studiando e conoscendo l'acqua e oggi abbiamo parlato di capillarità, una sua importante proprietà.
Le piante "succhiano" l'acqua dal terreno e la fanno arrivare fino alle foglie. Ciò accade per la capillarità: l'acqua riesce a risalire in tubicini molto sottili, come se ci si arrampicasse sopra.
Per osservare la capillarità abbiamo fatto ben 2 esperimenti bellissimi!!                                                                                                                                                                                                                           


Il primo esperimento: abbiamo versato dell'acqua colorata con una tempera rossa in un bicchiere e l'abbiamo collegata a un altro bicchiere vuoto con un pezzo di carta assorbente. Il liquido colorato risale attraverso la carta e dopo un po' di tempo passa lentamente da un bicchiere all'altro.                                                               

                                                                                                                    




 Il secondo esperimento: per vedere i risultati ci vorranno alcuni giorni.
Abbiamo colorato dell'acqua con un po' di tempera blu e abbiamo inserito una bellissima rosa bianca.
Come diventerà la rosa??..
 Lo scopriremo fra qualche giorno insieme !!



IMPARIAMO I PUNTI CARDINALI CON LA BUSSOLA !

Con la classe terza dopo aver studiato i punti cardinali, ci siamo chiesti dove fosse il Nord nella nostra classe. Alcuni dicevano a destra, altri a sinistra... allora per essere sicuri della nostra risposta abbiamo creato con le nostre mani la bussola!!
Con un ago strofinato su una calamita attaccato su un tappo di sughero e fatto galleggiare in una bacinella piena di acqua abbiamo finalmente scoperto i punti cardinali nella nostra classe!!
Per verificare la correttezza della bussola "fai da noi" abbiamo osservato anche due bussole vere e abbiamo potuto notare che tutte indicavano lo stesso punto!!



sabato 18 novembre 2017

FESTA DEGLI ALBERI

Tutto pronto per la festa degli alberi!
Ogni bambino avrà al collo un gufetto e parteciperemo a un evento ai giardini pubblici.. verranno piantati degli alberi!

venerdì 17 novembre 2017

CELLULE IN LABORATORIO!

Oggi con la classe 5^ siamo andati alle superiori per osservare al microscopio la cellula.
Dopo un'accurata preparazione a scuola, abbiamo potuto distinguere al microscopio la cellula vegetale da quella animale.
E' stata la prima volta anche per me e devo dire che oltre a essere stata molto soddisfatta dalla preparazione dei miei alunni, mi sono divertita tantissimo!
Per osservare le cellule animali tutti i bambini hanno strofinato un tampone in bocca, messo a contatto con una tintura blu ( blu di metilene) e osservato al microscopio.
Abbiamo notato una cosa: tutte le cellule sono uguali! Non c'è distinzione di sesso o nazionalità!
Successivamente abbiamo osservato le cellule di lievito di birra: erano piccolissime!!!
Per conoscere la cellula vegetale il professore e le sue assistenti hanno tagliato una cipolla: le cellule vegetali erano enormi e tutte attaccate tra loro.Si poteva distinguere il nucleo e la parete cellulare.

E' stata un'esperienza incredibile!

Torneremo presto al laboratorio per fare altri esperimenti ancora più divertenti e sorprendenti!!

giovedì 16 novembre 2017

ESPERIMENTO MARE INQUINATO

In classe abbiamo simulato in un barattolo di vetro il mare inquinato.
MATERIALI:
barattolo di vetro, miele, acqua, olio.
PROCEDIMENTO:
abbiamo versato tre cucchiai di miele nel barattolo e abbiamo aggiunto un po' di olio ed infine l'acqua.

DOMANDA:
come si disporranno i tre materiali?
OSSERVAZIONI:
notiamo che l'olio (petrolio) resta in superficie mentre il miele (materiali pesanti) rimangono sul fondo.
CONCLUSIONI:
l'olio viene tolto dall'acqua ma il miele rimane sul fondo. Ciò è molto pericoloso per diversi animali marini, fino ad arrivare all'uomo che se ne nutre.

venerdì 10 novembre 2017

BIGLIETTO "LAVAGNA MAGICA"


Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Per realizzare il biglietto:
    L'immagine può contenere: spazio al chiuso
  • ritagliare un rettangolo 27x15 centimetri.
  • Fare un segno con la matita a 1 cm, 13 cm e 27 cm lungo la lunghezza del rettangolo.
  • Fare le pieghe aiutandoci con la forbice.
  • Piegare il restante cartoncino sul retro del biglietto.
  • Successivamente a 1 cm dal margine tracciare la cornice che poi sarà la finestra del biglietto.
  • Ritagliare l'interno della cornice con la forbice o il taglierino.
  • Ora la struttura del biglietto è pronta.
  • Ritagliare un rettangolo 11,5x15 cm di carta acetata (quella trasparente).
  • Incollarlo nella parte interna della cornice con dei pezzetti di nastro biadesivo.
  • Incollare nell'altra parte del biglietto (quella a sinistra) il disegno scelto e colorato con i pennarelli.
  • Chiudere e sigillare bene il biglietto con il nastro biadesivo anche alla base.
  • Ora è il momento di ricalcare sulla carta acetata il nostro disegno con un pennarellino nero indelebile.
  • Su un cartoncino bianco scrivere la scritta buon Natale a proprio piacimento; il cartoncino deve essere 11.5x17 cm.
Il biglietto è completo e a proprio piacimento si può inserire una poesia sul retro del biglietto o nella parte dietro del cartoncino bianco.



giovedì 2 novembre 2017

COME FARE LA PLASTILINA FATTA IN CASA


IN 4^ CON LE MOLECOLE!

In classe 4^ con i miei alunni dopo aver studiato le molecole, le loro particolarità e la loro struttura abbiamo costruito insieme dei modellini con la plastilina fatta in casa.
Ogni bambino ha potuto modellare la propria molecola di acqua e poi portarla a casa in un sacchetto.
Successivamente, mentre alcuni gruppi di alunni riproducevano sul proprio quaderno con dei dischetti di cartoncino colorato di blu e rosso delle molecole di ossigeno, idrogeno e acqua, altri bambini si occupavano del cartellone che abbiamo poi appeso alla parete della nostra classe.
Le molecole sul cartellone sono state fatte con delle palline di polistirolo, colorato con le tempere e messe insieme da stecchini di legno.
Ora non c'è più nessun dubbio.. tutti sappiamo come è fatta una molecola di acqua, ossigeno e idrogeno e l'abbiamo imparato costruendole con le nostre mani !!

mercoledì 1 novembre 2017

FOSSILI... CHE SCOPERTA!

Ciao a tutti!

Con la mia classe 3^, stiamo studiando la nascita della vita sulla Terra.
I FOSSILI sono reperti archeologici importantissimi per conoscere, vedere e scoprire le caratteristiche degli animali e vegetali che hanno abitato il nostro pianeta!
Con i miei alunni, nell'ora di storia abbiamo riprodotto insieme dei fossili... ma come abbiamo fatto??
E' stato semplicissimo e ci siamo divertiti davvero tanto! Ad ogni bambino ho dato un pezzetto di PASTA DI BICARBONATO per poter modellare il suo fossile e a sua scelta poteva prendere delle conchiglie o pezzetti di rami, felci e una piccola stella marina.
Il risultato è stato grandioso!!

Per la pasta di bicarbonato: (per circa 15-20 bambini):
mettere in una pentola: 1 bicchiere di amido di mais, 2 bicchieri di bicarbonato di sodio, 1 bicchiere di acqua. Accendere il fuoco e mescolare finché non diventa solido, come la consistenza di un purè.
Quando si sarà formata una palla, toglierla dalla pentola e avvolgerla subito nella pellicola da cucina (altrimenti si secca). La pasta dovrà essere utilizzata subito oppure il giorno dopo. ( io l'ho fatta alla sera per il mattino seguente). I bambini potranno stendere il loro pezzetto e fare le impronte dei loro fossili.
( consiglio: stendere la pasta sulla carta forno così non si sporca).
Asciugherà in 2 giorni circa a temperatura ambiente. La formina andrà girata in modo tale che asciughi da entrambi i lati.

Questa pasta potrà essere utilizzata anche per fare lavoretti di Natale da appendere all'albero!!
Provatela !!!!!

domenica 24 settembre 2017

NUOVE ESPERIENZE NASCONO..


Ciao a tutti !!
Da oggi nel mio Blog inserirò anche attività per bambini più grandi perché sono diventata dal 13 settembre insegnante alla scuola primaria.
Proporrò nuovi metodi di apprendimento e lavori che farò con i miei alunni durante l'anno scolastico.
E' bello stare nell'ambiente scolastico e toccare con mano ciò che ho studiato fino ad ora sui libri!
Passione, dedizione, impegno, fiducia, lealtà, aiuto, competenza.. sono questi gli ingredienti giusti per fare una buona educazione e per rendere la scuola un posto piacevole.
"STAR BENE A SCUOLA", questo è il mio motto per questo anno scolastico e per tutto quello che verrà!!

mercoledì 16 agosto 2017

L’importanza della lettura fin da piccoli



Un adulto che legge ad alta voce ad un bambino compie un atto d’amore, e ciò ha risvolti importanti per lo sviluppo della personalità del piccolo sul piano relazionale, emotivo, cognitivo, linguistico, sociale e culturale. Dal punto di vista relazionale, nell’esperienza condivisa della lettura e dell’ascolto, adulto e bambino entrano in sintonia reciproca attraverso i mondi che prendono vita tra le pagine del libro, in una comunicazione intensa e piacevole fatta di emozione, amicizia, complicità, fiducia, che rinsalda il loro legame affettivo.
Dal punto di vista emotivo, leggere una storia ad un bambino gli consente di esplorare le sue emozioni più intime in compagnia degli adulti che possono contenerlo, rassicurarlo, fornirgli spiegazioni.
Dal punto di vista cognitivo, la lettura offre al bambino un canale alternativo di conoscenza, oltre all’esperienza diretta; favoriscela comprensione di sé e del mondo che lo circonda; allarga la mente alla scoperta e all’esplorazione; sviluppa l’immaginazione, la fantasia, la creatività, la curiosità; amplia la memoria; potenzia le capacità logiche e astrattive.
Sul piano linguistico, la lettura stimola lo sviluppo del linguaggio, arricchisce il vocabolario, migliora la qualità lessicale.
 Dal punto di vista sociale, è dimostrato che i bambini abituati alla lettura operata dalla famiglia in età prescolare, presentano migliore rendimento scolastico, inserimento sociale, ista ancor più valore per i piccoli provenienti da famiglie con situazione di svantaggio socio-culturale, nei quali la difficoltà di
lettura e scrittura contribuisce al rischio di abbandono scolastico, con incremento della povertà e dell’emarginazione.
Sotto il profilo culturale, infine, la trasmissione di storie e racconti da adulti a bambini è stato visto come uno dei canali del passaggio di valori, messaggi etici e tradizioni da una generazione all’altra.

domenica 23 luglio 2017

Il pentolino di Antonino di Isabelle Carrier



La Petit Casserole d’ Anatole è un fine albo illustrato di Isabelle Carrer, uscito in Francia nel 2009. Il tema al centro sono i pentolini che certi bambini trascinano con sé.
Antonino: Marco Ius e Paola Milani hanno scelto di tradurre il titolo originario con Il pentolino di Antonino per rispettare la rima del titolo francese (Casserole, Anatole) e perché Antonio è un nome diffuso in Italia quanto Anatole in Francia, ma in più Antonio è anche il loro Sant’Antonio da Padova, il santo dei miracoli e questo libro in parte racconta di un piccolo miracolo: il miracolo del cambiamento….
Nella storia Antonino è un bambino a cui un giorno, non si sa bene perché, è caduto un pentolino in testa e da allora non è più come gli altri, ma in realtà Antonino rappresenta ciascuno di noi perché racconta del nostro personale modo di reagire alle cose della vita, della fortuna di incontrare persone che ci possono aiutare.
Il pentolino..ma che cos’è il pentolino? può essere qualsiasi cosa che, agli occhi della gente o ai nostri stessi occhi ci rende vistosamente differente. Non necessariamente è una disabilità grave, ciascuno ha infatti il proprio pentolino (i limiti personali) che si porta dietro, può rappresentare anche situazioni meno gravi ma portatrici comunque di grande stress. Simbolicamente il pentolino può anche rappresentare una difficoltà come ad esempio un trauma, una grave perdita, un incidente, la separazione dai genitori, una disabilità o una condizione familiare complessa (es. adozione o affido) o l’esperienza di trovarsi in un nuovo contesto culturale.
La Signora Margherita, (la decisione del nome è legata al vestito del personaggio), è la persona straordinaria che Antonino avrà la fortuna di incontrare. Margherita si interessa a quello che c’è sotto il pentolino e subito fa vedere ad Antonino che anche lei ha il suo pentolino:“Il tuo è solo un po’ più ingombrante. Vieni!’ Perché per Antonino Margherita è una ‘fortuna’, cosa fa di così straordinario?
Intanto c’è, si avvicina, accoglie, non giudica, gli insegna a convivere con il suo pentolino, mostrandogli i punti di forza ma, soprattutto, si interessa ad Antonino, vede nella diversità la sua unicità, quello che c’è oltre il pentolino, la sua sensibilità, il suo talento, le sue qualità, il suo grande senso artistico e la sua capacità espressiva e, infine, prima di separarsi gli confeziona una saccoccia per il suo pentolino…perché sarà sempre lì, ma molto più discreto.

lunedì 19 giugno 2017

Educare è un'arte..


Uno stile di vita, un mondo fatto di umanità, creatività, attenzione ed accoglienza, in cui chi insegna rispetta la posizione del bambino abbassandosi al suo livello dal punto di vista fisico, per poter abbracciare pienamente il suo sguardo creando con lui un legame profondo di fiducia e impegno reciproco.
Uno stile di vita capace di aiutare il bambino nel suo cammino di vita, un percorso flessibile capace di adattarsi alle esigenze di ognuno, una scuola familiare dove ognuno desidererebbe stare, con spazi aperti, in cui al centro vi è il bambino accompagnato dalla sua voglia di scoprire.
uno stare insieme in cui si rispetta il singolo come essere unico e irripetibile e l’insegnante sfrutta questa diversità per cogliere i diversi spunti di ognuno come ricchezza per la classe. 
Questo concetto implica da parte dell’insegnante maggiori cure e un’osservazione più fine dei bisogni infantili, in quanto ogni bambino ha attitudini e tempi differenti di imparare.
Educare è un’atre, un intervento delicato e complesso che richiede competenza, coraggio, attenzione, sensibilità e capacità di comprensione.
Ruolo basilare dell’educazione è aiutare un individuo a crescere e sviluppare le sue potenzialità in modo libero e sicuro.
Ciò significa far emergere la personalità di ciascun bambino, rispettandone le caratteristiche e aiutandolo giorno per giorno a entrare pienamente nella vita.
Una maestra capace di dare amore e fiducia è indispensabile per raggiungere determinati scopi perché come diceva Maria Montessori “nella nostra vita abbiamo bisogno di una persona, almeno una, che colga la nostra essenza, che abbia fiducia in noi, che veda la nostra bellezza interiore, che ci sostenga e ci ascolti e si interessi a noi: questa presenza dà coraggio, permette di affrontare le difficoltà della vita, di superare gli ostacoli, perché è una presenza di vero amore”.
L’amore di un’insegnante cura, guarisce, nutre, ed è il tesoro più grande e il dono più prezioso che possa offrire ai suoi alunni.
Un sentimento immenso di affetto che è nello stesso tempo libertà e possibilità di scoprire e di volare con le proprie ali, perché un amore che soffoca, che limita e che tiene prigioniero non fa crescere.
Soltanto stando accanto al bambino e fornendogli i mezzi adeguati per crescere armoniosamente in autonomia e benessere l’educatore potrà essere soddisfatto e “felice del proprio lavoro” perché non ci può essere amore senza libertà: il bambino come un fiore colmo d’amore nasce e cresce forte solo sul terreno della libertà. 
..dalla mia tesi di Laurea 

lunedì 29 maggio 2017

L'IMPORTANZA DELLA NATURA NELL'EDUCAZIONE


La progettazione di uno spazio esterno in una scuola è utile ai bambini per creare situazioni significative di libera esplorazione, sperimentazione e manipolazione.
Attività come queste devono essere proposte quotidianamente partendo da un’attenta osservazione di ciò che essi fanno nell’ambiente naturale con le risorse disponibili.Il tempo trascorso nella natura è senza dubbio il modo migliore di preparare i bambini per qualsiasi apprendimento futuro.
Il giardino dovrebbe essere soprattutto un luogo vissuto, non solo spazio fisico ma anche connotato affettivamente e emotivamente, di potenzialità e avventura.
Molte attività che si fanno all’interno della classe possono essere svolte anche all’esterno: ad esempio leggere una storia, il gioco simbolico, cantare insieme, pittura...
Anche all’esterno, come all’interno, è importante coinvolgere i bambini al riordino dei giochi e alla cura dell’ambiente. Uno spazio, quello del giardino, aperto alle relazioni, luogo d’incontro e di condivisione tra bambini.
Amano fermarsi e osservare piccoli particolari, manipolano, annusano e guardano tutto quello che attira la loro attenzione.
Corpo e spirito lavorano di pari passo ed è per questo che i bambini secondo Maria Montessori devono essere liberi di muoversi e di sistemarsi come meglio preferiscono.

....dalla mia tesi di Laurea